Il 20 maggio 1734 nacque l’apicoltore sloveno Anton Janša, considerato il pioniere dell’apicoltura. Janša dimostrò, primo al mondo, la fondamentale importanza delle api per l’impollinazione e per dimostrarlo portò degli alveari in una piantagione di grano saraceno ottenendo al contempo una eccezionale produzione di grano e una abbondante raccolta di miele. A lui è dedicata la “Giornata mondiale delle api” perché impegnò la sua vita a sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo insostituibile delle api, sulle minacce insite nelle nascenti tecniche agricole a base di insetticidi e sul contributo delle api alla sostenibilità.
Le api e altri impollinatori, come farfalle, pipistrelli e colibrì, infatti, sono essenziali per la riproduzione delle piante e quindi per la stessa vita sulla Terra. In queste giornate di primavera sarebbe importante se i bambini riflettessero sulle api e la tutela dell’ambiente. Le api sono nostre amiche, perché senza l’impollinazione non potrebbe esistere il Pianeta come noi lo conosciamo! Far ragionare i bambini sulle api porta ad una profonda meditazione concettuale sulla catena della vita, perché sono le api a fare la biodiversità, ovvero la grande varietà di fiori, alberi e frutta che troviamo al mondo.
Senza le api non ci sarebbero i pomodori, le mele, le pere, le mandorle, le ciliegie, le fragole e tanta altra frutta e verdura che tutti i giorni portiamo in tavola e che fanno parte della nostra alimentazione! Senza le api, nessun cibo, perché a loro volta le erbe impollinate nutrono il bestiame per fare latte e carne, nel ciclo della vita che fa la grande biodiversità del nostro meraviglioso pianeta.
Ma perché se ne vedono così poche? Le api in realtà stanno morendo in tutto il mondo cosiddetto civilizzato e la principale causa della loro scomparsa, manco a dirlo, è l’uomo che usa potenti insetticidi in agricoltura, i cosiddetti pesticidi. E poi i cambiamenti climatici, e poi nuovi parassiti dovuti all’inquinamento ed alla alterazione dell’ambiente… la colpa è solo nostra, e la scomparsa delle api per l’umanità sarebbe una specie di suicidio di massa.
Le api sono il termometro della salute del pianeta: se stanno male le api è tutta la Terra ad essere malata. I bambini possono svolgere molte attività in classe, sulle api e l’impollinazione, e tutti noi possiamo dare un contributo per salvare gli impollinatori. Dovremmo mangiare cibi biologici e naturali, evitare prodotti alimentari industriali e molto processati, non sprecare acqua ed energia, adottare uno stile di vita semplice e non consumistico che riduca il più possibile l’impatto ambientale. Ne gioverebbe la nostra salute oltre che quella delle api!
Questo piccolo insetto ci ricorda che potremo sopravvivere solo in armonia con la natura e non esiste alcuna alternativa! Proteggere le api significa fermare la progressiva perdita di biodiversità ed il degrado degli ecosistemi conseguenza dell’attuale modello di sviluppo distruttore di risorse, ed aprire la strada per lavorare tutti insieme per uno sviluppo sostenibile e solidale. La Terra è una sola, teniamocela stretta anche proteggendo le api!